L’assistenza domiciliare è fondamentale nella gestione e nel supporto dei pazienti. Il progetto OncoHome valuta l’impatto della telemedicina e delle cure domiciliari sui malati oncologici trattabili al di fuori delle strutture sanitarie.
L’assistenza domiciliare rappresenta un bene fondamentale sia per il paziente, spesso cronico e anziano, sia per il servizio sanitario.
A domicilio, infatti, si riducono i costi dell’assistenza, si evitano le infezioni nosocomiali, che rappresentano un enorme problema per i pazienti fragili, e si consente al paziente una miglior aderenza alle terapie prescritte; oltre a questi benefici oggettivi, bisogna anche evidenziare un miglioramento della qualità di vita per il paziente che non è costretto ad allontanarsi dal proprio contesto sociale e familiare per proseguire le cure.
L’assistenza domiciliare, oltre ai trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, comprende anche una serie di servizi fondamentali per la continuità della cura post-dimissione di numerose patologie croniche. A domicilio sono infatti somministrabili: l’ossigenoterapia a lungo termine, la ventilazione meccanica, la nutrizione artificiale domiciliare e la dialisi domiciliare.
Si tratta di un tipo di assistenza alla persona che include servizi sanitari e sociali, fondamentale per quei cittadini non autosufficienti che non sono in grado di usufruire dei servizi sanitari ambulatoriali.
Il ricorso all’assistenza domiciliare consente di:
In questo contesto, è di grande interesse la recente esperienza di “OncoHome”, progetto pilota sviluppato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) insieme all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano (HSR) e all’ASST di Cremona e col patrocinio di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica).
Rivolto a 300 pazienti con tumore solido avanzato o metastatico che seguono una terapia orale, “OncoHome” prevede la gestione in teleassistenza del 70% dei malati e visite a domicilio per il restante 30%. L’intento è di agevolare i pazienti nella loro quotidianità e alleggerire il carico di impegni dei caregiver, senza compromettere la qualità delle cure e la gestione della malattia.
Le terapie farmacologiche vengono preparate dalla Farmacia ospedaliera di ogni Ospedale e inviate a domicilio ai pazienti seguiti in telemedicina o consegnati direttamente ai pazienti che usufruiscono dell’assistenza domiciliare; per questi ultimi sono previste anche visite programmate da parte di un infermiere e di un oncologo. Un numero telefonico dedicato è a disposizione di tutti per dubbi o emergenze.
Questo servizio medico sanitario rappresenta un nuovo modo di prendersi cura del paziente oncologico: oltre ad abbattere le distanze medico paziente grazie alla telemedicina, ha anche un forte impatto psicologico positivo sul malato che si sente accudito e al sicuro in casa propria.
Inoltre, in questo particolare contesto pandemico, le cure domiciliari consentono al paziente oncologico di essere maggiormente tutelato dal contrarre pericolose infezioni.
I risultati di questo progetto saranno particolarmente preziosi per costruire un modello applicabile anche in altre città italiane e per dare il via ad un’oncologia del territorio ormai sempre più necessaria.
Aboutpharma Online. Il ruolo dell’assistenza domiciliare in un sistema in evoluzione ,4 febbraio 2019.
AIOM. Cure domiciliari. L’OSPEDALE A CASA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO: AL VIA IL PROGETTO PILOTA ONCOHOME ,8 aprile 2021.
I.R.C.C.S Ospedale San Raffaele. Le cure domiciliari per i pazienti con tumore metastatico ,9 aprile 2021.
I. D’Aria. OncoHome, l’ospedale a casa del paziente oncologico La Repubblica – Oncoline, 8 aprile 2021.
Una volta sconfitto il tumore, i pazienti affetti da cancro alla prostata iniziano una nuova avventura: quella della vita riconquistata. Questa nuova fase deve essere attentamente pianificata...
Il cancro alla prostata ha un impatto psicosociale importante che riguarda direttamente il paziente ma che coinvolge inevitabilmente anche i caregiver e, in particolare, il partner.
Il tumore alla prostata è una malattia multifattoriale e la sua insorgenza è influenzata da fattori modificabili e non. Tra i secondi ci sono l'età avanzata, la genetica e la familiarità mentre tra quelli modificabili vanno citati diversi comportamenti e stili di vita...