04 Gennaio 2022

L’assistenza domiciliare è fondamentale nella gestione e nel supporto dei pazienti. Il progetto OncoHome valuta l’impatto della telemedicina e delle cure domiciliari sui malati oncologici trattabili al di fuori delle strutture sanitarie.

Assistenza domiciliare e telemedicina nel paziente cronico e oncologico

L’assistenza domiciliare rappresenta un bene fondamentale sia per il paziente, spesso cronico e anziano, sia per il servizio sanitario.

A domicilio, infatti, si riducono i costi dell’assistenza, si evitano le infezioni nosocomiali, che rappresentano un enorme problema per i pazienti fragili, e si consente al paziente una miglior aderenza alle terapie prescritte; oltre a questi benefici oggettivi, bisogna anche evidenziare un miglioramento della qualità di vita per il paziente che non è costretto ad allontanarsi dal proprio contesto sociale e familiare per proseguire le cure.

L’assistenza domiciliare, oltre ai trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, comprende anche una serie di servizi fondamentali per la continuità della cura post-dimissione di numerose patologie croniche. A domicilio sono infatti somministrabili: l’ossigenoterapia a lungo termine, la ventilazione meccanica, la nutrizione artificiale domiciliare e la dialisi domiciliare.

Si tratta di un tipo di assistenza alla persona che include servizi sanitari e sociali, fondamentale per quei cittadini non autosufficienti che non sono in grado di usufruire dei servizi sanitari ambulatoriali.

Il ricorso all’assistenza domiciliare consente di:

  • evitare il ricorso al ricovero in ospedale (o in altra struttura residenziale) a persone con patologie trattabili a domicilio
  • garantire la continuità delle cure dopo le dimissioni
  • supportare le famiglie
  • contribuire al recupero delle capacità di autonomia e relazione
  • migliorare la qualità di vita anche in caso di pazienti terminali

In questo contesto, è di grande interesse la recente esperienza di “OncoHome”, progetto pilota sviluppato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) insieme all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano (HSR) e all’ASST di Cremona e col patrocinio di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica).

Rivolto a 300 pazienti con tumore solido avanzato o metastatico che seguono una terapia orale, “OncoHome” prevede la gestione in teleassistenza del 70% dei malati e visite a domicilio per il restante 30%. L’intento è di agevolare i pazienti nella loro quotidianità e alleggerire il carico di impegni dei caregiver, senza compromettere la qualità delle cure e la gestione della malattia.

Le terapie farmacologiche vengono preparate dalla Farmacia ospedaliera di ogni Ospedale e inviate a domicilio ai pazienti seguiti in telemedicina o consegnati direttamente ai pazienti che usufruiscono dell’assistenza domiciliare; per questi ultimi sono previste anche visite programmate da parte di un infermiere e di un oncologo. Un numero telefonico dedicato è a disposizione di tutti per dubbi o emergenze.

Questo servizio medico sanitario rappresenta un nuovo modo di prendersi cura del paziente oncologico: oltre ad abbattere le distanze medico paziente grazie alla telemedicina, ha anche un forte impatto psicologico positivo sul malato che si sente accudito e al sicuro in casa propria.

Inoltre, in questo particolare contesto pandemico, le cure domiciliari consentono al paziente oncologico di essere maggiormente tutelato dal contrarre pericolose infezioni.

I risultati di questo progetto saranno particolarmente preziosi per costruire un modello applicabile anche in altre città italiane e per dare il via ad un’oncologia del territorio ormai sempre più necessaria.

 

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