23 Marzo 2022

Esistono vari tipi di tumore alla prostata e la loro classificazione è il frutto di diversi esami e valutazioni cliniche. Una panoramica su stadiazione e grading.

Tumore alla prostata: gradi e severità

Il tumore alla prostata viene classificato in base a due indicatori:

  • la stadiazione fornisce informazioni su dove è localizzato e, nel caso di metastasi, indica in quali parti del corpo si è diffuso;
  • il grading stabilisce il livello di aggressività attribuito al tumore.

Si distingue tra stadio clinico, che si basa sui risultati degli esami effettuati prima dell’intervento chirurgico, e stadio patologico, ovvero la valutazione del tumore effettuata in sede chirurgica e basata sull’analisi dei tessuti prelevati durante l’intervento di prostatectomia. Esistono, poi, lo stadio post-terapico, che determina la risposta del paziente alla terapia tumorale prima dell’eventuale intervento chirurgico, e lo stadio ricorrente, nel caso in cui il tumore ritorni dopo un trattamento, anche in parti diverse del corpo.
Il valore di stadiazione assegnato al tumore dipende dal punteggio attribuito dal sistema TNM, acronimo che sta ad indicare Tumore, linfoNodo e Metastasi.
Lo stadio del tumore non cambia nel tempo, anche nei casi in cui la malattia evolve: se un tumore ritorna oppure metastatizza, viene comunque identificato in base allo stadio definito al momento della diagnosi. Solo in rarissimi casi il medico può decidere di rivalutare la stadiazione del tumore.
Potete trovare maggiori informazioni sui diversi stadi in cui viene classificato il tumore alla prostata nella sezione Diagnosi del nostro sito.

Come abbiamo visto, per determinare lo stadio del tumore alla prostata, i medici si basano su una serie di dati clinici e biologici, raccolti attraverso diversi strumenti:

  • gli esami fisici, per esempio l’esplorazione digito rettale, forniscono indicazioni riguardo all’estensione, alla localizzazione, all’eventuale diffusione e alle dimensioni del tumore;
  • test di imaging come i raggi X o la tomografia computerizzata individuano con chiarezza la posizione, la dimensione e l’eventuale espansione verso altri organi del tumore alla prostata;
  • test di laboratorio si basano su campioni di sangue, urine o tessuti del paziente raccolti in fase di biopsia;
  • le relazioni del medico patologo aggiungono informazioni sul tipo di cellule tumorali e classificano la malattia in base al grading;
  • le relazioni chirurgiche che vengono preparate sulla base dei campioni tessutali estratti in fase chirurgica, aiutano a determinare con maggiore precisione le dimensioni e l’aspetto del tumore, fornendo inoltre dettagli riguardo ai linfonodi e agli organi coinvolti.

Il grading viene assegnato in base al punteggio di Gleason e si basa sull’analisi del tessuto tumorale al microscopio: di solito, se i tessuti appaiono sani significa che il tumore ha una progressione più graduale e potenzialmente meno aggressiva. Minore è il punteggio di Gleason, su una scala da 2 a 10, più lenta è la crescita del tumore.
Per approfondire le corrispondenze tra grading e aggressività del tumore, vi consigliamo di visitare la pagina Gravità di questo sito.

Abbiamo sottolineato quanto sia importante riuscire a localizzare correttamente la malattia. In base a dove sono concentrate le cellule tumorali e a dove sono diffuse, il tumore alla prostata viene classificato in:

  • tumore alla prostata localizzato, ovvero completamente limitato all’interno della ghiandola prostatica, che viene a sua volta differenziato in tumore a basso rischio se indolente, a medio rischio se la sua progressione è lenta, ad alto rischio se evolve molto rapidamente;
  • tumore alla prostata localmente avanzato, che significa che la malattia è estesa alla capsula prostatica, alle vescicole seminali, ai linfonodi del bacino e ad altre strutture nell’ambito della zona prostatica;
  • tumore alla prostata avanzato, quando le metastasi hanno intaccato i linfonodi al di fuori del bacino, specialmente nelle ossa o in altri organi.

In base allo stadio e al grado del tumore, il medico propone al paziente quale o quali terapie sono più indicate, valutando insieme a lui i potenziali rischi e benefici di ciascuna opzione.

FONTI

Parker C, Gillessen S, Heidenreich A, Horwich A, Cancer of the prostate: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up, Annals of Oncology 2015; 26 (5): v69-v77. doi: 10.1093/annonc/mdv222 Grades of prostate cancerCanadian Cancer Society Prostate Cancer - StagesCancer.Net, Gennaio 2016 StagesCancer Research UK Tumore della prostataSTArtOncology What is Cancer Staging?American Joint Committee on Cancer

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