27 Febbraio 2017

Le ossa dei pazienti con tumore alla prostata possono essere sottoposte a numerosi problemi, sia a causa delle terapie che a causa della progressione della malattia. Esistono alcuni accorgimenti per preservare la salute delle ossa, scopriamoli insieme.

La salute delle ossa nel paziente con tumore alla prostata

Il tumore alla prostata, in particolare nella sua fase avanzata, è spesso associato a dolore alle articolazioniatrofia delle ossafratture osseeosteoporosi e artrite.

Questi effetti collaterali possono dipendere da numerosi fattori, tra cui, per esempio:

  • le terapie in corso;
  • l’abbassamento dei livelli di testosterone, che comporta un indebolimento delle ossa;
  • la diffusione delle metastasi al di fuori della prostata, e soprattutto nelle ossa;
  • l’età avanzata.

Quando il tumore si diffonde al di fuori della capsula prostatica, solitamente va ad intaccare le ossa, in particolare la spina dorsale, le costole del torace, il bacino e le anche.
Le metastasi ossee riguardano circa l’80% dei casi di tumore alla prostata avanzato.
Il dolore delle ossa, tuttavia, non è sempre da ascrivere alla presenza di metastasi fuori dalla ghiandola prostatica, ma potrebbe, appunto, dipendere da altre cause e patologie concomitanti.

I dolori articolari e ossei vanno sempre riferiti al proprio medico curante, che potrà valutare l’eventuale rischio di metastasi ossee e consigliare una terapia adeguata per garantire la qualità di vita del paziente.
Esistono comunque una serie di accorgimenti che possono aiutare a preservare la corretta funzionalità ossea.
Anzitutto è opportuno sottoporsi con regolarità ad un esame delle ossa, per esempio la densitometria ossea (DXA), che serve a misurare nel tempo la densità di minerali nelle ossa.

Anche i denti vanno tenuti sotto osservazione, prima, durante e dopo i trattamenti per la cura del tumore alla prostata. È importante farsi visitare dal dentista e lavare con attenzione i denti, utilizzando lo spazzolino ed il filo interdentale, ma evitando i colluttori a base di alcol.

Una corretta alimentazione, oltre a produrre numerosi benefici per l’organismo, aiuta a preservare la salute delle ossa. L’assunzione di cibi ricchi di calcio e vitamina D favorisce la robustezza ossea; queste sostanze si trovano specialmente nel latte e nei latticini (da preferire quelli a basso contenuto di grassi), nelle verdure in foglie come gli spinaci, nei legumi, nel pesce, ed in particolare salmone, tonno e sardine.

Mangiare sano aiuta, inoltre, a mantenere un peso nella norma, e ciò è funzionale sia alla buona riuscita delle terapie in corso, sia alla salute delle ossa, che potrebbero risentire per esempio di una diminuzione di peso.
Il consumo di bevande alcoliche andrebbe limitato il più possibile, perché potrebbe contribuire a rendere più fragili le ossa.
Il fumo è un’altra abitudine da evitare o comunque ridurre perché, oltre a causare problemi cardiaci e rappresentare un fattore di rischio per altri tipi di cancro, contribuisce ad assottigliare le ossa, soprattutto se il soggetto è predisposto.

L’esercizio fisico aiuta a conservare il calcio nelle ossa e irrobustirle: è sufficiente camminare o sollevare pesi contenuti per migliorare la resistenza ossea. Lo sport ideale è quello che si può svolgere all’aperto, perché la luce solare aiuta a incrementare i livelli di vitamina D nel sangue.

La salute delle ossa influenza anche altri aspetti della vita del paziente, basti pensare che il dolore articolare può causare insonnia, stanchezza e perdita di appetito. Per questo motivo nessun sintomo va sottovalutato, ma è sempre importante riferire ogni fastidio o cambiamento nel proprio corpo al medico, che potrà valutare la gravità del sintomo e, se opportuno, consigliare la terapia più adatta.

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