Il dosaggio dell’antigene prostatico specifico consiste in un prelievo di sangue. Ecco alcune indicazioni utili su come prepararsi all’esame e come interpretare i risultati.
Il dosaggio dell’ antigene prostatico specifico viene di solito prescritto agli uomini quando il medico sospetta una neoplasia della prostata, o, in seguito ad una diagnosi di tumore, come esame di routine per monitorare l’evoluzione della malattia.
Il suo utilizzo per finalità di screening è molto controverso, infatti un innalzamento del valore di PSA non implica necessariamente la presenza di un cancro, ma può essere la conseguenza, per esempio, di:
Allo stesso modo, una riduzione del PSA può dipendere da numerosi fattori, come l’assunzione di farmaci che ne alterano la produzione, l’utilizzo di chemioterapici, o l’obesità.
Esistono, infine, casi (circa il 15% dei pazienti) in cui il valore di PSA è del tutto normale e il suo andamento costante nel tempo, ma al soggetto viene comunque riscontrato un tumore prostatico.
Ecco allora che il dosaggio del PSA, da solo, non può avere un ruolo nella diagnosi, ma deve essere sempre combinato con altri tipi di approfondimenti, i più frequenti dei quali sono l’esplorazione rettale della prostata, l’ecografia prostatica transrettale e la biopsia.
Il livello di PSA, dunque, non viene più considerato un marcatore tumorale, bensì un indicatore della salute della prostata, poiché è un antigene tessuto-specifico, ovvero presente solo nella ghiandola prostatica, e non, invece, tumore-specifico, motivo per cui la produzione di PSA avviene anche in assenza di neoplasie.
Il dosaggio del PSA è un esame di laboratorio che consiste in un semplice prelievo di sangue. Di norma bisogna posticipare l’esame se:
È fondamentale informare il medico se si assumono farmaci, in quanto potrebbero, appunto, alterare i livelli di PSA nel sangue.
Non esistono valori normali di antigene prostatico specifico, ma, per convenzione, la soglia oltre cui il PSA viene considerato alto è pari a 4.0 ng/mL (nanogrammi per millilitro). In presenza di un valore piuttosto elevato o comunque di una rapida variazione del livello di PSA, il medico valuterà la situazione individuale del paziente (familiarità con neoplasie della prostata, presenza di sintomi, età, stile di vita, eventuali anomalie del tessuto e delle dimensioni della prostata al tatto etc.) e suggerirà ulteriori approfondimenti per arrivare alla diagnosi.
PSA, AIRC, 2015
Prostate-Specific Antigen (PSA) Test, National Cancer Institute, 2017
Sobol J, Prostate-specific antigen (PSA) blood test, Medline Plus, 2017
Prostate Cancer Screening Draft Recommendations, U.S. Preventive Services Task Force, 2017
Should I have a PSA test?, NHS National Health Service, 2015
Greppi B, PSA alto, valori normali e prostata, Farmaco e Cura, 2018
Il dibattito sulla validità diagnostica del PSA nei programmi di screening ha fatto sì che la comunità scientifica si concentrasse anche sulla ricerca di altri strumenti diagnostici. Tra i marker del tumore alla prostata sui quali la ricerca sta concentrando la propria attenzione troviamo il PCA3: proviamo a vedere di cosa si tratta.
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